Ai
membri di tutte le Associazioni ed alle persone di
buona volontà di
SERRA SAN QUIRICO
In
un periodo in cui anche a causa della crisi del manifatturiero ed
alla scarsità degli insediamenti produttivi, ormai cronica, i posti
di lavoro scarseggiano, sarebbe da puntare sul turismo, promovendo
tutto quello che abbiamo.
Le
presenze turistiche, come numero sono aumentate, ma noi non siamo in
grado di trattenere/ intrattenere i turisti, non siamo in grado di
promuovere quello che abbiamo, i nostri tesori, le nostre
manifestazioni, le nostre opere d’arte: chiese di S. Lucia, S.
Filippo , S. Quirico, Abbazia di S. Elena, Cartoteca storica
Regionale, ora aperta e mi auguro in via permanente, Museo dei
Fossili, Sede del Parco, una delle più belle da visitare sia per
struttura che per contenuti; ma non siamo in grado di offrire neanche
le cartine dei sentieri.
Abbiamo
perso il Paese dei Balocchi, spero solo per quest’anno; in dubbio
per i prossimi anni anche la Rassegna Nazionale del Teatro della
Scuola, il Biscotto di Mosto, il Natale dei Piccoli: no questo, no
quello, non rimane più niente; un deserto, solo macerie. A forza di
tagliare i rami di una pianta, rimane solo il fusto senza vita.
Un
paese senza iniziative, senza esercizi, dove va?... un paese dove
personalismi e divisioni hanno il sopravvento, un rimpallarsi di
responsabilità fine a se stesse, senza costrutto, polemiche sterili,
per non fare niente, puntare il dito contro questo o quello,
criticare e basta, denigrare anche quel poco che si tenta di fare,
disertare qualunque iniziativa ( in modo incrociato ) per partito
preso e magari sperando nel fallimento altrui, una miseria!!! Tutte
queste divisioni sembrano discendere da un tumore atavico che abbiamo
nel nostro DNA, è come una maledizione a cui ci dobbiamo e vi dovete
ribellare…. rivolto ai giovani, se volete un futuro.
Basta,
sediamoci intorno ad un tavolo, mettiamo una pietra sul passato,
guardiamo al futuro, ad ognuno le proprie responsabilità,
ricominciamo a seminare anche se i semi su una terra bruciata
stentano a germogliare, ma anche sulla lava, dopo un po', spuntano i
germogli.
Il
mio appello è finalizzato a smuovere le coscienze, ad ognuno chiedo
di fare un passo indietro, di ridurre il proprio IO e mettere le
proprie capacità al servizio della comunità, di gettare le basi per
costruire ponti e non erigere muri, per il bene comune, e di
riscoprire l’orgoglio di essere SERRANI soprattutto per il futuro
dei nostri figli. D’altronde ogni popolo, ogni paese raccoglie
quello che semina: dipende solo da Noi.
Preciso
che sono considerazioni strettamente personali di un cittadino
Serrano a cui sta a cuore il futuro di questo paese.
Serra
San Quirico : Dicembre 2016
Gilberto
Sorci