Dalla morsa dell’insieme dei creditori (TROIKA) si può uscire.
Questi grossomodo i dati attuali
Debito pubblico Italia : 2.463 miliardi = 135% del PIL di cui 1/3 in mano a stranieri;
PIL : 1824 miliardi;
Ricchezza degli Italiani: nel 2017 circa 10.000 mil così suddiviso:
50% patrimonio immobiliare;
40% patrimonio mobiliare e finanziario per 1.300 miliardi depositati sui cc/cc;
10% in banconote circolanti (anche nascoste);
Per fregarsene dello Spread, che sale e scende a seconda delle speculazioni finanziarie a nostro danno, basta che noi italiani compriamo volontariamente anche la parte del debito detenuto dagli stranieri.
Come:
Il Patrimonio pubblico del nostro Stato in immobili, ma soprattutto in opere d’arte, è immenso, tanto che può essere messo a garanzia dei Compratori dei titoli di Stato qualora tale patrimonio sia messo a frutto. I titoli di credito dovranno essere riservati agli italiani con l’impedimento di cederli a stranieri.
Esempio:
La reggia di Caserta, quanto potrà valere qualora messa sul mercato? Diciamo una cifra a caso: 100 miliardi, allora lo Stato emette titoli a tasso d’interesse zero del taglio minimo di 10.000 €, ovvero 100.000 titoli con scadenze quinquennali, decennali o ventennali.
La Reggia dovrà essere messa a frutto, quindi con visite a pagamento (scuole di ogni ordine e grado escluse), l’utile al netto dai costi di manutenzione ma non di gestione che rimarrà a carico dello Stato, verrà ripartito ogni 5 anni tra i titolari del credito complessivo.
Lo Stato alla scadenza dei titoli potrà rimborsare il debito.
Nel caso in cui lo Stato non dovesse onorare le obbligazioni assunte i possessori dei titoli diverrebbero proprietari della Reggia che comunque non potrà mai essere ceduta a stranieri.
Nelle eventuali transazioni lo Stato avrà comunque il diritto di prelazione.
Lo si può fare con tutto ciò che è di proprietà dello Stato che può produrre reddito, mobile e immobile.
I beni mobili dovranno comunque rimanere nei luoghi di esposizione decisi dallo Stato.
Poiché il maggior peso del bilancio dello Stato è dato dagli interessi sul debito, con questo metodo che non prevede il pagamento degli interessi in dieci anni si può annullare il debito pubblico tenuto dagli stranieri portandolo al 90% del PIL, al pari della Francia e di altri Paesi.
Appena andiamo all’estero, paghiamo anche l’aria che si respira, non è più tempo, è ora di cambiare. Anche gli stranieri, che ci denigrano con comparazioni vomitevoli e passano le loro vacanze in Italia, è ora che cambino atteggiamento pagando il dovuto. Possono andare per quanto mi riguarda anche in Groenlandia, a Nuuk si sta bene. Penso comunque che non perderemo turisti, ne faremo indirettamente solo una selezione.
Per mettere in piedi un piano ventennale di questo tipo però ci vogliono Governi all’altezza, credibili, autorevoli, coraggiosi e determinati. Le passerelle televisive dei signorini non servono. D’altronde continuare a tagliare i bilanci dello Stato oltre misura per pagare l’enorme debito ci porterà al collasso con la conseguente sudditanza degli Stati avvoltoi. Il disastro causato dai tagli sconsiderati alla sanità lo stiamo vivendo ora con la pandemia del coronavirus.
Pensateci bene: non potremo mai più pagare, sul debito pubblico, 65 miliardi di euro d’interessi l’anno, che presto diventeranno 75 miliardi, pari a 178 milioni al giorno. Chi ancora lo pensa o è un folle o un illuso.
Neanche una forte patrimoniale, fisima del Pd quale partito delle tasse, potrà tirarci fuori dal pantano, di sicuro sgretolerebbe lo Stato dalle fondamenta.
In queso modo, oltre ad aiutare lo Stato, avendo garanzie concrete, si può anche apportare, avendone titolo, le necessarie correzione per la eliminazione degli spechi e delle inefficienze gestionali ove necessario.
Angelo Cuicchi
P.S.
Sono avanti con l’età ma ancora il cervello mi funziona, non sono né pazzo né visionario, sono stato imprenditore con discreto successo per 36 anni e continuo la libera professione di Ingegnere da 40 anni che è il vero mestiere del pensatore delle cose concrete.