domenica 26 marzo 2017

Rispondo ad un amico che a ragione vuol rimanere anonimo.

Caro amico,
come hai chiesto non pubblicherò il tuo scritto, che detto tra te e me, ciò che sollevi è purtroppo storia vecchia. La domanda di fondo che ti poni perchè nessuno fa niente, specialmente le Istituzioni, non puoi immaginare in trenta e oltre anni di vita politica locale quante volte questa domanda me la sia posta.
Come saprai per capire il presente occorre capir bene il passato. Questo nostro Stato è ormai al collasso, sotto tutti i punti di vista, ci piaccia o no viviamo tutti solo perchè il debito pubblico cresce a dismisura.
Noi italiani non spicchiamo per il senso dello Stato come i francesi, gli inglesi, gli americani e i tedeschi; siamo il Paese dei Comuni, così ci definiva Spadolini, io mi permetto di aggiungere almeno lo eravamo.
Da troppo tempo nell'ambiente dell'alta politica girano troppi soldi, per loro la politica è divenuta un mezzo per vivere da milionari, a parole parlano della necessità di un adeguamento sociale ma solo a parole.
Mangiano su tutto anche sul drammatco fenomeno degli emigranti che io da molto tempo (ancor prima del Papa) scrissi che era iniziata la terza guerra mondiale senza armi.
Tu sei uno attento, seguirai in TV le vicende delle periferie delle nostre città, dove non si può più vivere per la ormai mancata sicurezza personale, persino in casa propria. I politici, la magistratura i presidenti della Repubblica (quest'ultimi che ci costano molto più della regina Elisabetta), predicano bene e razzolano male.
Ma, con il tuo scritto mi ci ha tirato dentro, allora conoscendomi ti dico la mia che va oltre i fatti di cui sopra.
Ci siamo tenuti per venti anni il fascismo, una dittatura, senza muovere una paglia, e ripeto che per capire il presente bisogna essere consci del passato. I partigiani (fermo restando l'onore ai morti) dobbiamo osservare che sono venuti fuori solo quando gli Americani erano già sbarcati ad Anzio, praticamente a cose quasi fatte. Ma noi ne abbiamo fatto un'apologia di parte non del tutto appropriata. Non per sminuire il fenomeno, peraltro politicamente bipartisan ma poco riconosciuto a sinistra, che ha privilegiato solo per interessi elettorali l'operaismo e il sindacalismo; ciò per riaffermare che siamo un popolo di pecoroni.
Siamo abituati a pensare a noi e alle nostre famiglie e poco al bene comune, abbiamo delegato ad altri la politica, ci siamo divisi per decenni tra Nato e Patto di Varsavia mentre le cosidette istituzioni crescevano a dismisura: Regioni (il vero disastro italiano di oggi), unione dei comuni, le aziende partecipate, i consorzi, il concentramento dei servizi ecc. Un altro modo per tanti sfaccendati, inconcludenti e incompetenti, per sbarcare il lunario a spese degli italiani che lavorano. Forse mi sbaglierò ma l'Italia del sud, statisticamente la più lontana al rispetto delle regole e alle istituzioni, forse ha ragione. I nuovi politici, figli dei vecchi hanno imparato bene la lezione, e che fanno ? Come i padri.
Come dicevo, questo Paese è ormai al collasso in tutti i settori, non c'è più niente che funziona. Tanto per farti un esempio, dopo sette mesi i disgraziati dell'ultimo terremoto stanno ancora in braghe di tela. Ho scritto in proposito un post dal titolo “ Apologia del fasciscmo o efficienza dello stato?” . Leggilo, confronta il sistema di allora con oggi.
Il Compagno Ferrero (PCI-PCI ) sta sempre in televisione e imputa l'odierno malessere alla mancata equità fiscale, dice che bisogna far pagare di più ai ricchi per darlo ai poveri. Ma questo concetto è già previsto dalla nostra Costituzione, forse vorrà dire che i ricchi che pagano oltre il 50% del loro ricavato è troppo poco; amico mio, io non ho niente contro i ricchi, magari potrei disquisire su come impiegano le loro entrate, ma da modesto aritmetico ho fatto un semplice conto che ho inviato a rete quattro, per l'appunto a “quinta colonna” dove Ferrero è molte volte presente.
Ho preso il numero dei ricchi d'Italia, quelli che hanno un reddito di oltre 200.000,00 euro, ho applicato a questi un'aliquota dell'80% di tasse. Ho diviso queste entrate per gli indigenti italiani olte 17.000.00 di persone, il risultato porta a poco più di 200,00 euro a testa al mese. Ogni emigrato ci costa oltre 1000,00 euro al mese. Ma d'altronde il sistema comunista applicato nel mondo di cui tu sei ben informato porta tutti alla povertà, quindi nulla di nuovo, Ferrero applica solo la sua teoria con la quale è stato allevato.
Questa purtroppo è storia recente.
La verità è che un sistema di protezione sociale non ce l'abbiamo, e non possiamo scambiarla nel dare cinque anni di cassaintegrazione ai disoccupati e niente agli inoccupati. I repubblicani, i socialisti, i comunisti e la DC non volevano questo, ci voglio credere, ma a questo siamo arrivati.
La colpa è tutta della nostra atavica indifferenza, io me la cavo, gli altri si arrangino.
Non voglio parlare di me, non è il caso, ma due cose te le devo dire.
Ho fatto l'imprenditore per oltre trenta anni, all'inizio ho assunto dei ragazzi, non ho mai guardato al loro colore politico o a quello delle loro famiglie, quasi tutti di Serra e li ho tenuti com me fino a quando non ho chiuso l'attività, così mi sono comportato nei confronti degli artigiani locali dove le loro lavorazioni le ho portate in giro per l'Italia. A compenso, le Amministrazioni di sinistra che si sono succedute nel tempo non mi hanno mai invitato a concorrere agli appalti pubblici.
Ho chiuso l'attività per diversi motivi, ma non ultimo quello dell'impossibilità di portare avanti un'attività imprenditoriale in un Paese impazzito e sotto scacco continuo della burocrazia. Non ultima Equitalia a cui la politica (questa volta tutta di sinistra) ha dato il potere di chiedere i soldi alle imprese non sul ricavato ma sulla base delle attrezzature che possedeva. Ho vinto la prima causa, in appello sono stato condannato in contumacia solo perchè, dopo la scomparsa del mio amico Lucio, il mio nuovo commercialista non mi aveva avvisato dell'udienza, ho duvuto pagare, e non poco, anche con gru ed altre importanti attrezzature ferme in magazzino per anni.
Formalmente tutto regolare, ma io come tanti abbiamo chiuso bottega.
Oggi sempre la sinistra ha fatto il decreto per la rottamazione delle sanzioni delle cartelle esattoriali dal 2000 ad oggi. Quelle che io ho pagato in questo periodo non me le restituirà più nessuno, altro insegnamento: mai pagare.
Per finire questo aspetto ti domando : ma ti sembra questo un Paese normale???
Un esempio locale che può interessarti anche direttamente ed economicamente.
Negli anni passati ho lottizzato un terreno di Serra Paese. Alla ultimazione delle opere di urbanizzazione primaria chiesi il collaudo da parte del Comune per l'assunzione in carico di queste opere: strade, fogne, impianti, verde, parcheggi ecc. Nulla di Fatto.
Oggi per un interesse di molti cittadini ho chiesto al Sindaco con una interrogazione pubblicata sul blog se queste opere ed altre simili sono di fatto pubbliche.
Le passate Amministrazioni e l'attuale non hanno mai risolto il problema formale di assumere in carico queste opere sin dalle lottizzazioni degli anni '70.
Visto tra l'altro che tutte le Amministrazioni, la presente compresa, hanno effettuato ciclicamente le manutenzioni stradali, delle scarpate, delle fognature e che da sempre pagano per esempio la pubblica illuminazione; la mia domanda era questa: per i fatti concludenti, queste opere di urbanizzazione sono di fatto pubbliche o meno?
Il Sindaco mi ha risposto che deve chiedere un parere legale. Prima riasfalta le strade di una di queste lottizzazioni con soldi pubblici poi si sente in dovere di sapere se ha speso questi soldi su proprietà pubbliche o private. Roba da matti, ma nel piccolo l'Italia è questa, quello che per molti conta è acquisire le non poche prebende, gli altri si arrangino. Quindi gira che ti rigira il fenomeno è sempre quello, sia a livelli alti che bassi.
Solo per finire, cercherò invano di convincerti di un'altra piccola questione. La Magistratura.
In poche parole si può tranquillamente affermare che questa ormai, per colpa dela politica debole, oltre al potere inquisitorio vuole anche quello politico. E' sotto gli occhi di tutti. Perseguono chi vogliono, i reati che vogliono, fanno fuori il politico di turno, oggi tocca al PD, prima a Berlusconi che è riuscito a venirne fuori solo grazie al proprio enorme patrimonio economico personale.
Dicono che la politica è corrotta, all'Expo del 2015 gliel'hanno fatta sotto il naso, sia al Magistrato sorvegliante che al commissario oggi Sindaco di Milano.
Errani, che non ha portato a termine la ricostruzione post terremoto dell'Emilia (oggi dopo cinque anni ancora oltre il 50% delle abitazioni si trova come al tempo del terremoto); trombato dalla politica diventa commissario del terremoto del centro Italia. Già ha emesso 17 ordinanze e ha appena cominciato, in quanto in Emilia ne emise 500. Oggi non scrive una virgola senza il consenso di un magistrato, sai il nome, e questa è sempre l'Italia. Ha già moltiplicato le prestazioni professionali e dimezzato i compensi, tranne le sue, e via andare.
La colpa è nostra, siamo dei pecoroni, ormai sono idealmente con il popolo dei forconi.
Ciao
Angelo Cuicchi

P.S.
Per gli sprechi delle nostre Amministrazioni non ti dico niente, ho riempito negli anni uno scaffale di denunce alla locale Procura della Repubblica. Tutto tace. Apri gli occhi. In inghilterra i magistrati che sgarrano vanno a casa, lo decide la Suprema Corte fiduciaria della Regina. Da noi si giudicano tra loro.

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