domenica 14 gennaio 2024

Abuso d'ufficio - I politici se la cantano e se la suonano

 Egregio Ministro Carlo Nordio,

ma veramente vuole trasformare la nostra società in una dittatura dei funzionari pubblici?
Se è così ce lo dica, noi professionisti in urbanistica, edilizia e LL.PP. , o autonomi di altri settori, possiamo pure lasciar perdere il nostro lavoro e dedicarci ad altro, oppure chiedere il reddito di cittadinanza.

Il nostro lavoro è dipendente dai funzionari pubblici, arroganti, impreparati e sempre impuniti dalla politica. Se c’è stato un abuso dell’applicazione dell’art. 323 del c.p. guardi a casa Sua, iniziando dai PM, i veri padroni d’Italia.

Lei nel Suo lavoro non ha fatto altro che girare e rigirare le carte, impegno nobile al pari del disastro italiano.

Se avesse fatto per almeno tre mesi un imprenditore o un professionista oppure qualsiasi altro lavoro autonomo, tutti soggetti alle angherie della pubblica amministrazione, questa abolizione dell’abuso d’ufficio non le sarebbe passata nemmeno per l’anticamera del cervello.

Sta creando un buco grosso come una casa nel sistema penale, Lei pensa ormai ai politici come Lei e ai funzionari di stato, se ne frega della protezione dei poveracci cittadini che devono lavorano alacremente per mantenere questo sistema allo sbando.

Sono tantissimi i politici che La seguono e tutti per lo stesso motivo.

Stavolta ci avete fregato, ma come Le ho già scritto in una e-mail, della quale non ho avuto risposta, Le svelo una considerazione pratica da ingegnere: le ruote girano anche all’indietro.

Ing. Angelo Cuicchi

1 commento:

  1. Per conto di Eliane Rossini
    Buonasera Angelo,
    Ho provato a pubblicare il commento come Anonimo ma mi dice che si verifica un errore nella pubblicazione.

    Il mio commento al Tuo articolo è il seguente:
    Non hanno ascoltato i suggerimenti e raccomandazioni di Giuseppe Busìa, presidente dell’ANAC. Hanno lasciato un vuoto normativo colossale – in sé molto più pericoloso dell’articolo stesso - anziché limitarsi ad interventi che delimitino chiaramente l’art.323 e il suo campo d’applicazione. Nel frattempo più di 3500 sentenze definitive verranno cancellate. E chissà che non debbano fare marcia indietro quando verrà approvata la proposta della Direttiva Europa del Parlamento e del Consiglio sulla lotta contro la corruzione del 3 Maggio 2023. È proprio vero che “le ruote girano anche all’indietro.” Eliane Rossini .
    Un saluto,
    Eliane Rossini

    RispondiElimina

Da computer:
se non hai un account google oppure un indirizzo URL dal menù a tendina scegli anonimo, se vuoi comunque che nel commento appaia il tuo nome digitalo in calce.
Da Cellulare:
scrivi il tuo commento poi digita il nome da visualizzare o anonimo