Torno da una breve vacanza negli Stati
Uniti con tutta la famiglia, generi e nipoti.
Sapevo già che sarebbe stata
nuovamente un'ottima esperienza, tanto di essere giunto alla
conclusione che ogni amministratore italiano, dal regionale in su e
dai Sindaci dei nostri Comuni, almeno quelli delle città più
importanti, dovrebbe fare obbligatoriamente almeno per venti giorni
l'anno a proprie spese in una qualsiasi grande o piccola città degli
Stati Uniti, considerato anche che per il resto dell'anno sono ben
pagati. In poche parole come avviene da noi per l'aggiornamento
professionale non pagato.
Imparerebbero per esempio almeno che
cosa significhi il decoro delle città stesse e il rispetto della
cosa pubblica, nonché quello delle regole della civile convivenza.
Per non parlare della valorizzazione
economica di quanto si ha delle bellezze fruibili, dell'efficienza in
tutti i campi, della quasi assenza della burocrazia, della libertà
di lavoro commerciale e non, numerosi parcheggi pubblici all'interno
delle città in edifici fuori terra di gradevole visibilità,
dell'efficienza dei tutori dell'ordine che presiedono il territorio
con interventi immediati e che quando occorre non multano ad
personam; imparerebbero altresì
come gestire i parchi naturali
ecc. ovvero come fare esattamente il contrario di quello che fanno e
lasciano fare in Italia.
Sono
ormai purtroppo rassegnato, ammesso che questi statunitensi decidessero di fermare
come per incanto il loro progredire nella civiltà per cinquanta
anni, noi non saremmo in grado, non solo di raggiungerli ma nemmeno
di avvicinarli.
La
riprova l'ho avuta al ritorno a Bologna, auto parcheggiate sugli
spartitraffici delle corsie stradali, muri, portici e serrande commerciali
imbrattati con vernici multicolori, biciclette sui marciapiedi
incatenate ai paletti delle segnaletiche, parcheggi pubblici
praticamente quasi inesistenti, mentre quelli nei vicoli strettissimi
riservati ai residenti; mi piacerebbe in proposito sapere per esempio questi spazi
pubblici quando i bolognesi se li sono comprati, ecc.
Questa
è Bologna, immaginatevi il resto.
Angelo
Cuicchi
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