venerdì 15 settembre 2017

Il muro del pianto di Serra




A Serra Capoluogo è in via di ultimazione il muro sulla vecchia strada per il Trivio crollato qualche anno fa.
Dopo alcuni commenti da parte di residenti in loco sono andato a dare un'occhiata.

Questi Tecnici, progettisti e direttore dei lavori, senza alcun dubbio bisogna che ritornino a scuola, ma dall'inizio, perchè i corsi serali di recupero a questi non bastano.

Un muro, storicamente di ricoprimento di una scarpata, considerata la resistenza originaria della stessa, prima delle infiltrazioni d'acqua dalla strada sovrastante, è stato letteralmente trasformato in muro di sostegno di dimensioni inadegauate anche all'occhio di uno sprovveduto.

Cantiere senza cartellone obbligatorio per legge:
non si sa chi fa i lavori;
non si sa chi li ha progettati e chi li dirige;
non si sa quanto costano;
non si sa quando sono iniziati e quando finiranno;
non si conosce il responsabile della sicurezza;
non si conoscono gli estremi delle autorizzazioni o i depositi previsti dalle normative correnti.

Insomma tutto come la mafia, la camorra e la ndrangheta. Avanti tutta, alla faccia della trasparenza.

Gli unici scusabili sono i Vigili Urbani addetti ai controlli dei cartelloni e non solo, in effetti il cantiere è troppo lontano dalla piazza, a naso credo che sia ubicato oltre trecento metri, troppo!!!!

Ing. Angelo Cuicchi


1 commento:

  1. E si lamentano pure, anzi qualcuno si sente addirittura offeso al punto di chiamare in ballo la coscienza, quella degli altri ovviamente, perchè quella propria non conta, l'ipocrisia con cui dietro imposizione a suo dire sottoscrisse, benchè non condivisa, una lettera ufficialein risposta ad un consigliere comunale che operava solo nell'interesse collettivo, non conta. Non conta per lui ovviamente. Costui, senza screzio, non prese però minimamente in conto il valore di questo operato per chi quella lettera l'ha ricevuta. Se ne è letteralmente menefregato, anzi ha anteposto il suo interesse di dipendente. Roba di poco conto, la sua coscienza era andata a ramengo. Come per molti il rispetto non conta, la riconoscenza (mai richiesta e tantomeno mai pretesa) conta ancora meno. Allora prima di parlare della coscienza degli altri è bene che costui e non solo lui, guardino le loro coscienze ammesso che ce l'abbiano.
    Resta il fatto che le norme valgono per tutti, Enti compresi.

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