A Serra Capoluogo è in via di
ultimazione il muro sulla vecchia strada per il Trivio crollato
qualche anno fa.
Dopo alcuni commenti da parte di
residenti in loco sono andato a dare un'occhiata.
Questi Tecnici, progettisti e direttore
dei lavori, senza alcun dubbio bisogna che ritornino a scuola, ma
dall'inizio, perchè i corsi serali di recupero a questi non bastano.
Un muro, storicamente di ricoprimento
di una scarpata, considerata la resistenza originaria della stessa,
prima delle infiltrazioni d'acqua dalla strada sovrastante, è stato
letteralmente trasformato in muro di sostegno di dimensioni
inadegauate anche all'occhio di uno sprovveduto.
Cantiere senza cartellone obbligatorio
per legge:
non si sa chi fa i lavori;
non si sa chi li ha progettati e chi li
dirige;
non si sa quanto costano;
non si sa quando sono iniziati e quando
finiranno;
non si conosce il responsabile della sicurezza;
non si conosce il responsabile della sicurezza;
non si conoscono gli estremi delle
autorizzazioni o i depositi previsti dalle normative correnti.
Insomma tutto come la mafia, la camorra
e la ndrangheta. Avanti tutta, alla faccia della trasparenza.
Gli unici scusabili sono i Vigili
Urbani addetti ai controlli dei cartelloni e non solo, in effetti il cantiere è troppo
lontano dalla piazza, a naso credo che sia ubicato oltre trecento metri,
troppo!!!!
E si lamentano pure, anzi qualcuno si sente addirittura offeso al punto di chiamare in ballo la coscienza, quella degli altri ovviamente, perchè quella propria non conta, l'ipocrisia con cui dietro imposizione a suo dire sottoscrisse, benchè non condivisa, una lettera ufficialein risposta ad un consigliere comunale che operava solo nell'interesse collettivo, non conta. Non conta per lui ovviamente. Costui, senza screzio, non prese però minimamente in conto il valore di questo operato per chi quella lettera l'ha ricevuta. Se ne è letteralmente menefregato, anzi ha anteposto il suo interesse di dipendente. Roba di poco conto, la sua coscienza era andata a ramengo. Come per molti il rispetto non conta, la riconoscenza (mai richiesta e tantomeno mai pretesa) conta ancora meno. Allora prima di parlare della coscienza degli altri è bene che costui e non solo lui, guardino le loro coscienze ammesso che ce l'abbiano.
RispondiEliminaResta il fatto che le norme valgono per tutti, Enti compresi.