Da fb
Oggi alle 18 si è svolto il Consiglio Comunale. C’era più gente del previsto ad assistere, anche una bambina di 9 anni.
Dopo un lungo dibattere, dopo un coup de théâtre inatteso, ad un certo
punto, davanti a questa bambina e agli altri presenti, il Sindaco ha
risposto a una mia semplice domanda che riguardava un punto all’ordine
del giorno (“perché volete spostare l’università degli adulti a Moie?
Perché volete togliere anche questo servizio al nostro paese?”) con le
seguenti parole: «Perché decidiamo noi, perché questa è
un’Amministrazione fascista».
Ha risposto così. Il vostro Sindaco.
Nel frattempo i consiglieri di maggioranza sghignazzavano senza troppe
remore (che fico il loro Sindaco che risponde per le rime alla
consigliera di minoranza che rompe).
Come direbbe una mia cara amica: sipario, per favore. E tanta vergogna.
Questa è l’arroganza di chi vede nelle cariche pubbliche un simbolo di
potere e non un servizio alla comunità. Questa è l’arroganza degli
ignoranti, di chi non rispetta la costituzione, le istituzioni, la
storia, le persone che vogliono vivere democraticamente.
Questa è l’arroganza che non vogliamo.
Debora Pellacchia
Consigliera Comunale
La risposta del Sindaco è irrazionale, irrispettosa e sicuramente indegna per le funzioni che ricopre.
Il giorno dopo tenta di riparare, ma non convince.
Lo sbattimento delle scarpe sul proprio banco da perte del consigiere Giuliani, è sicuramente una forma di protesta comunista. Lo fece Nikita Krusciov in una riunione dell'ONU.
Nessun commento:
Posta un commento
Da computer:
se non hai un account google oppure un indirizzo URL dal menù a tendina scegli anonimo, se vuoi comunque che nel commento appaia il tuo nome digitalo in calce.
Da Cellulare:
scrivi il tuo commento poi digita il nome da visualizzare o anonimo