Plesso
scolastico Serra Capoluogo
Relazione
tecnica illustrativa del plesso in relazione alle norme tecniche del
14
Gennaio 2008
In
questi giorni sono in tanti a chiedermi un parere sulla questione
all'ordine del giorno, ovvero sul futuro della scuola di
Serra paese in relazione
alla sua agibilità o meno. Ovviamente in qualità più da ingegnere
che da
Consigliere Comunale.
La
questione dal punto di vista professionale mi affascina, non di meno
mi preoccupa quale genitore e Consigliere Comunale.
Tutto
nasce con l'avvento delle norme tecniche per le costruzioni in zona
sismica del 14 Gennaio 2008, le cosiddette
NTC 2008.
Per
sommi capi la storia:
- la scuola viene costruita dall'allora Genio Civile con struttura in c.a. nei primi anni settanta in assenza di una normativa sismica;
- una prima normativa sismica per il nostro territorio viene con una legge successiva;
- dopo gli avvenimenti dell'Aquila viene varata l'attuale normativa sismica, appunto la NTC 2008, molto più stringente rispetto alla precedente.
Tra
tante cose questa
nuova normativa prescrive:
per gli
edifici strategici (come sedi della protezione civile ed altri) e
rilevanti (come scuole ed altri), la relativa verifica sismica al
fine di conoscere la vita residua di questi edifici entro la quale
occorre intervenire per i loro adeguamenti sismici.
Nel 2011
l'Amministrazione Avv. Cantiani, nel rispetto della normativa,
incarica uno studio professionale che redige in proposito una
relazione
con le seguenti conclusioni:
"…........
ai fini dell'adeguamento sismico della Scuola Media ed Elementare
"Gaspari" di Serra San Quirico - Capoluogo, si suggerisce
di intervenire tramite isolamento sismico dell'edificio. Infatti le
caratteristiche del calcestruzzo sono risultate inferiori alle attese
e gli elementi costitutivi la struttura risultano inadeguati a
fronteggiare le azioni sismiche concepite con la NTC 2008 o
l'Ordinanza 3431.
Tuttavia la
struttura, che ha già subito un forte terremoto (Marche-Umbria
1997), appare in buono stato, essendo
stato rilevato
solo un modestissimo quadro fessurativo riguardante quasi
esclusivamente le pareti divisorie."
Nel
corso della relazione tra l'altro si legge:
“ …...
sono state condotte verifiche sia con l'Ordinanza 3431 che con la NTC
2008 e sono stati determinati i valori degli indicatori di rischio
sismico.. “
ancora:
“ la
verifica della struttura sia con la NTC 2008 che con l'Ordinanza 3431
ha dimostrato l'inadeguatezza degli elementi costitutivi dal punto di
vista prettamente normativo …... La verifica degli elementi
strutturali è
risultata sostanzialmente positiva per quanto riguarda le condizioni
statiche e ciò ha fatto protendere per l'ipotesi di un adeguamento
sismico mediante isolatori posti sui pilastri a piano interrato
immediatamente a ridosso del solaio di piano terra”
"a parere del sottoscritto l'edificio non può essere attualmente considerato agibile"
affermazione
mai fatta nella relazione dell'Ottobre 2011 di cui sopra, e oggi non
suffragata da elementi di decadimento della struttura.
Con
l'omissione tra l'altro di ciò che a suo tempo aveva giustamente
affermato, ovvero la questione più importante cioè:
".....
la struttura, che ha già subito un forte terremoto (Marche-Umbria
1997), appare in buono stato, essendo stato rilevato solo un
modestissimo quadro fessurativo riguardante quasi esclusivamente le
pareti divisorie.”
Questione
che si rileverà nel seguito di fondamentale importanza per condurre
quella verifica sismica con la determinazione degli indici di
rischio, calcolati con la mente e non con le mani, senza l'uso di
computer.
Mi scuso
con i Tecnici se nel seguito utilizzerò terminologie non
appropriate alla materia con il rischio di apparire banale. Il fatto
è chiaramente voluto per venire incontro ai non tecnici e a chi ha
poca dimestichezza con l'ingegneria sismica.
Per
azione sismica dobbiamo intendere delle forze agenti
orizzontalmente
all'edifico tanto da
farlo oscillare con una sua
accelerazione in un determinato tempo. Di contro possiamo dire che
l'accelerazione del suolo provocata da un terremoto mette in
oscillazione l'edificio con una propria accelerazione in un dato
tempo.
Per
indice di rischio dobbiamo intendere, per un edificio progettato in
assenza di sisma, il rapporto tra due accelerazioni normalizzate,
quella sopportata dall'edificio durante il sisma con quella data
dalla normativa per la zona ove l'edificio sorge.
In base
ai valori di questi indici di rischio, secondo la
normativa attuale, si
determina quella che viene chiamata la vita residua dell'edificio.
Prima
considerazione:
L'edificio
è stato progettato solo per sostenere carichi verticali propri e
sovraccarichi di
esercizio, affollamento,
neve ecc. Nei fatti durante il forte terromoto del 1997 ha sopportato
una accelerazione del suolo, che lo ha messo in oscillazione, senza
riportare danni se non modeste fessurazioni alle partizioni interne.
Nonostante
questa oggettiva elementare considerazione, i minimi degli indici di
rischio degli elementi costituenti la struttura, pilastri, travi e
nodi, calcolati con complicatissimi software assumono valori da 0 a
0,2, e
non per pochi elementi.
Seconda
considerazione:
come
opera il software per il calcolo di questi indici?
- Sulla base dei rilievi sulla natura, qualità e conservazione dei materiali; sul tipo del terreno di sedime, sul rilievo geometrico e sulle armature delle travi, dei pilastri e delle fondazioni; modella la struttura dell'edificio adeguatamente caricata;
- non conoscendo quale accelerazione l'edificio riuscirà a sopportare in caso di sisma, sollecita il modello con una bassa accelerazione, incrementandola di volta in volta finché la struttura non incomincia a segnalare i primi cenni di cedimento dei vari elementi;
- l'accelerazione immediatamente sotto quella del primo cedimento è l'accelerazione che l'edificio può sopportare.
Se
confrontiamo i minimi degli indici di rischio calcolati di cui sopra:
da 0 a 0,2 con la seguente tabella comparativa si rileva:
ovvero
che il tempo d'intervento per la realizzazione di opere di
adeguamento sismico deve iniziare entro 2 anni.
La
relazione commissionata dall'Amministrazione Avv. Cantiani è del
2011, quindi nel 2013 dovevano iniziare le opere. A questo punto vale
un inciso per
il proseguo della
presente
esposizione.
Nel 2012
il Dipartimento della Protezione Civile, con una serie di circolari,
di Aprile, Ottobre e Novembre, fornisce le seguenti indicazioni:
“ gli
esiti della verifica non determinano l'obbligatorietà e
improcrastinabilità degli interventi di miglioramento ed adeguamento
sismico, salvo i casi nei paragrafi 8.3 e 8.4 (sopraelevazioni o
decadimenti strutturali) delle norme tecniche per le costruzioni
approvate con d.m. 14 Gennaio 2008; gli interventi devono essere
oggetto della programmazione da parte delle Amministrazioni
interessate e possono essere oggetto di finanziamento pubblico”
Di fatto
le indicazioni del Dipartimento della Protezione Civile si sono rese
necessarie, infatti quasi tutte le scuole di tutta Italia si sono
trovate, con l'avvento delle NTC 2008, nelle stesse condizioni, se
non peggio. Qualora tutte le Amministrazioni optassero per le
inagibilità, non si avrebbero disponibilità di edifici per le
scuole dei nostri figli. Questo vale per le scuole, per gli ospedali,
per le università, per le caserme ecc.
Tenuto
conto di tutto ciò, l'ex Amministrazione Avv. Cantiani ha agito
regolarmente.
Ritorniamo
a riflettere sugli indici:
- Non è affatto vero che il valore 0 dell'indice di rischio non indica nulla come il professionista incaricato ha ritenuto nel corso di una mia telefonata. Il valore 0 fornito dal complicatissimo software significa che l'elemento in causa, trave o pilastro, non è neppure adatto a sostenere i soli carichi statici (peso proprio e accidentali).
- La struttura, nel suo complesso, ha sopportato e sopporta da anni sia i carichi ordinari di cui sopra che quelli eccezionali come la neve di un dato anno. Eppure sta in piedi: ha ragione il software o la prova provata??.
- Domanda: se il valore 0 non è risultato veritiero, perché il valore 0,2 è da ritenersi veritiero???
Abbiamo
già detto come il software opera per la determinazione
dell'accelerazione massima sopportabile dall'edificio.
Da
questo punto di vista noi siamo disgraziatamente avvantaggiati,
abbiamo avuto il forte terremoto nel 1997, allora questa
accelerazione invece di cercarla via software vediamo di ricavarla
dai dati dello stesso terremoto. La tabella che segue, in proposito è
di grande aiuto.
Accelerazioni
massime registrate durante gli eventi principali della sequenza
sismica
umbro-marchigiana alle stazioni utilizzate in questo lavoro.
Note:
- PGA significa accelerazione di picco al suolo in caso di sisma
- Accelerazioni normalizzate significa dividere le accelerazioni di cui alla tabella per l'accelerazione di gravità 9,8 m/s^2
- 0,25 ag/g è l'accelerazione normalizzata della nostra zona prescritta delle NTC 2008
La
rilevazione più vicina è Matelica, tra l'altro con quella di
Bevagna risultano le minori, e al nostro scopo le più cautelative.
Indice
di rischio non da software ma da sisma accaduto (come
dire da collaudo).
Ir
= (1,1/9,8)/0,25 = 0,4489
Secondo
la tabella dell'indice di rischio il valore 0,4489 porta ad una vita
residua dell'immobile a 10,5 anni e non a 2; ciò significa che in
assenza delle indicazioni del Dipartimento della Protezione Civile
del 2012, il tempo per la messa a norma sarebbe scaduto nel 2021 e
sei mesi.
Allo
stato attuale non ricorre alcun
obbligo di trasloco della scuola e non si evincono segni di
decadimento dell'edificio scolastico tali da giustificarne
l'inagibilità.
Comunque
qualora l'Amministrazione optasse per questa soluzione il nuovo
o i nuovi siti dovranno
avere una vulnerabilità
sismica certificata
inferiore a quella del sito attuale.
Ovvero
un indice
di rischio maggiore o almeno
prossimo a quello
ottenuto dall'analisi del sisma del 1997.
Serra
San Quirico li 31/08/2015
Ing. Angelo Cuicchi
(Consigliere Comunale – Ingegnere strutturista)
Ing. Angelo Cuicchi
(Consigliere Comunale – Ingegnere strutturista)
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