sabato 21 gennaio 2017

il giornale l'Unità


Ho appreso del notiziario quotidiano del mattino che il giornale l'Unità conta i giorni per la possibile richiusura della testata. In un articolo di un giornalista di cui non conosco il nome, in riferimento al giuramento del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America Donal Trump ha manifestato la sua mortificazione per l'America che non c'è più.
Queste faccie comuniste bugiarde e ipocrite, senza pudore non ricordano che fino alla caduta del muro di Berlino, l'America è stata il nemico n°1, da abbattere con ogni mezzo in quanto nazione imperialista, guerrafondaia e mortificatrice del popolo, e tutti quanti come pecore al pascolo la domenica in tutte le piazze d'Italia con questo giornale di me...a sottobraccio a divulgare tutte queste fandonie. Invece di rimpiangere l'America che non c'è più, tirino fuori dagli archivi i loro scritti e stiano perlomeno zitti. Noi difensori dell'America di ieri e di oggi eravamo trattati come degli inferiori e incolti da gente che le lauree da quattro soldi le ricevevano in regalo dal partito dopo il loro mitico '68. Dopo aver distrutto la scuola dalle fondamenta, hanno poi proseguito nella presa del potere a tutti i livelli con a fianco un sindacato tutore solo dei loro iscritti e indirettamente dei grandi industriali attraverso casse integrazioni a carico di tutti e a beneficio di pochi.
Da giovane ebbi la fortuna di girare per l'Europa, compresi quei Paesei di cui il suddetto giornale li inneggiava come paradisi terrestri, solo perchè sotto la cappella dei comunisti russi finanziatori del PCI italiano. Non ho mai visto tanta miseria distribuita in massa tra il popolo, salvo i capopartito.
Le nefandezze dei Comunisti locali le ho subite sulla mia pelle e spero solo che mi restini ancora degli anni da vivere per vederli sopperire uno dopo l'altro, anche perchè osteggiando i diritti degli altri si sono costruiti carriere da nababbi senza mai lavorare.
Questi giornalisti oggi sono preoccupati per la loro perdita del lavoro. ME NE FREGO, assaporino personalmente quello che hanno contribuito a far soffire agli altri. Carissimi lettori di questo blog, se proprio volete capire perchè questo Paese è ormai nella merda bisogna che con pazienza ricostruite la storia dal '68 in avanti. Non funziona più niente, un Paese alla rovescia di irresponsabili, con una povertà in crescita iperbolica, governato a tutti i livelli e con voti garantiti nel cassetto per una casta di privilegiati, salvo un breve periodo buttatto all'aria con ogni mezzo non ultimo quello mediatico,
Con buona pace di tutti gli “anonimi” che probabilmente commenteranno negativmente questo post, per quanto mi riguarda vadano già in quel posto.
Angelo Cuicchi

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