venerdì 10 aprile 2020

L'Europa: un sogno di gioventù trasformato in una prigione

Da molti anni ormai eleggiamo il Parlamento Europeo che nessuno ancora ha capito a che cosa serve, salvo che comprimere le nostre attività economiche con normative assurde.
Pensavo, secondo logica, che il Parlamento dapprima dovesse elegggere il Governo e poi legiferare sui temi fondamentali che giustificassero lo stare insieme, come la difesa, la giustizia, l'economia ecc.
Niente affatto il Parlamento sta li, non serve a niente e costa un mare di  soldi visto pure che ha due sedi, Bruxelles e Strasburgo.
Per la finanza invece è una grande cuccagna, sempre pronta li a cannibalizzare chiunque si trovi in difficoltà, vedi in ordine di tempo la Grecia. Presto toccherà a noi.
Chi lo forma il Governo? Gli Stati membri, il cosidetto Consiglio, un membro per ogni Stato. Come si prendono le decisioni? in maggior parte a maggioranza.
Qui nasce il problemino, i singoli Stati versano una quota in miliardi in base ai rispettivi PIL (prodotti nazionali lordi); l'italia contribuisce da sola più dell'Olanda del Belgio e della Norvegia messi insieme, questi però nel Consiglio hanno 3 voti, noi 1; così dicasi per tutti gli altri Stati minori in termini di popolazione e di PIL, ultimi giustamente annessi all'Unione.
Qual'è la conclusione:
E' che ci siamo fregati con le nostre mani, anche se dobbiamo addebitarci alcune colpe come quella di non saper spendere i soldi di ieri e di oggi che sono venuti e che vengono dall'Europa, benchè sempre di meno di quanto paghiamo.
Ma questo è un altro discorso, dipende solo da noi che siamo riusciti anche a "strallare" l'Italia.



 Il PIL dell'Italia è stimato in circa 1825 Mil
Quello dell'Olamda+Belgio+Norvegia è all'incirca di 1718 Mil

Angelo Cuicchi
Sin da giovane un convinto repubblicano praticante mazziniano, soprattutto quando il pensiero dominante era quello della falce e martello, e che con altri amici, ha contribuito a diffondere questo sogno senza mai recedere di un passo contro i molti negazionisti di allora, oggi diventati di colpo i più accesi sostenitori di questo sfascio.

P.S.
Ho sempre pensato e sostenuto che i sinistrorsi nostrani, costituiti sicuramente da brava gente, ma che putroppo i loro dirigenti hanno capito sempre le grandi questioni nazionali, europee e mondiali con un ritardo di almenno di 20 anni. Tanto per dirne una per far cambiare nome al PCI c'è voluto il crollo del muro di Berlino.



1 commento:

  1. Certamente l'Europa è stato il sogno della tua generazione ed in particolare di chi come te è pronto a confrontarsi semore con chi la pensa diversamente con la forza dei fatti e delle argomentazioni non solo con le chiacchiere. Io ho parecchi anni meno di te, una generazione di differenza e ti dico come anche per quelli della mia età nati tra fine anni '60 e gli anni '70, l'Europa sin da bambini è stato indicato sin dai banchi di scuola come un sogno a portata di mano.
    Oggi, ma oramai da almeno 20 anni mi pare, non solo l'Europa ma anche l'Italia è in mano ad una manica di manigoldi che ci ha "resi schiavi" degli interessi di pochi usurpatori della Libertà!!

    RispondiElimina

Da computer:
se non hai un account google oppure un indirizzo URL dal menù a tendina scegli anonimo, se vuoi comunque che nel commento appaia il tuo nome digitalo in calce.
Da Cellulare:
scrivi il tuo commento poi digita il nome da visualizzare o anonimo