Da molti anni ormai eleggiamo il Parlamento Europeo che nessuno ancora ha capito a che cosa serve, salvo che comprimere le nostre attività economiche con normative assurde.
Pensavo, secondo logica, che il Parlamento dapprima dovesse elegggere il Governo e poi legiferare sui temi fondamentali che giustificassero lo stare insieme, come la difesa, la giustizia, l'economia ecc.
Niente affatto il Parlamento sta li, non serve a niente e costa un mare di soldi visto pure che ha due sedi, Bruxelles e Strasburgo.
Per la finanza invece è una grande cuccagna, sempre pronta li a cannibalizzare chiunque si trovi in difficoltà, vedi in ordine di tempo la Grecia. Presto toccherà a noi.
Chi lo forma il Governo? Gli Stati membri, il cosidetto Consiglio, un membro per ogni Stato. Come si prendono le decisioni? in maggior parte a maggioranza.
Qui nasce il problemino, i singoli Stati versano una quota in miliardi in base ai rispettivi PIL (prodotti nazionali lordi); l'italia contribuisce da sola più dell'Olanda del Belgio e della Norvegia messi insieme, questi però nel Consiglio hanno 3 voti, noi 1; così dicasi per tutti gli altri Stati minori in termini di popolazione e di PIL, ultimi giustamente annessi all'Unione.
Qual'è la conclusione:
E' che ci siamo fregati con le nostre mani, anche se dobbiamo addebitarci alcune colpe come quella di non saper spendere i soldi di ieri e di oggi che sono venuti e che vengono dall'Europa, benchè sempre di meno di quanto paghiamo.
Ma questo è un altro discorso, dipende solo da noi che siamo riusciti anche a "strallare" l'Italia.
Il PIL dell'Italia è stimato in circa 1825 Mil
Quello dell'Olamda+Belgio+Norvegia è all'incirca di 1718 Mil
Angelo Cuicchi
Sin da giovane un convinto repubblicano praticante mazziniano, soprattutto quando il pensiero dominante era quello della falce e martello, e che con altri amici, ha contribuito a diffondere questo sogno senza mai recedere di un passo contro i molti negazionisti di allora, oggi diventati di colpo i più accesi sostenitori di questo sfascio.
P.S.
Ho sempre pensato e sostenuto che i sinistrorsi nostrani, costituiti sicuramente da brava gente, ma che putroppo i loro dirigenti hanno capito sempre le grandi questioni nazionali, europee e mondiali con un ritardo di almenno di 20 anni. Tanto per dirne una per far cambiare nome al PCI c'è voluto il crollo del muro di Berlino.
venerdì 10 aprile 2020
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Certamente l'Europa è stato il sogno della tua generazione ed in particolare di chi come te è pronto a confrontarsi semore con chi la pensa diversamente con la forza dei fatti e delle argomentazioni non solo con le chiacchiere. Io ho parecchi anni meno di te, una generazione di differenza e ti dico come anche per quelli della mia età nati tra fine anni '60 e gli anni '70, l'Europa sin da bambini è stato indicato sin dai banchi di scuola come un sogno a portata di mano.
RispondiEliminaOggi, ma oramai da almeno 20 anni mi pare, non solo l'Europa ma anche l'Italia è in mano ad una manica di manigoldi che ci ha "resi schiavi" degli interessi di pochi usurpatori della Libertà!!