sabato 4 aprile 2020

Tre fratelli si ritrovarono in un campo di concentramento


Da parte di mia madre tre zii maschi: Checco, Totò e Alberto (detto Sponza).
Nella seconda guerra mondiale Alberto e Checco, facenti parte del battaglione San Marco, furono fatti prigionieri e portati in Germania. Totò il più giovane come civile fu portato anche lui in Germania.
I tre  fratelli per ironia della sorte si ritrovarono in un campo di concentramento. Totò quando vide il fratello maggiore Checco non lo salutò come un fratello che non vedeva da tempo, gli chiese solo se avesse un pezzo di pane.
Dopo la guerra tornarono a casa, Checco e Totò vissero felici con le loro mogli e i figli per pochi anni perchè morirono anzitempo. Alberto, mentalmente disturbato per le vicende vissute, continuò in solitudine il suo lavoro di vagliare la ghiaia di fiume, fin quando per circa una settimana rimase a letto senza lamentarsi, l’ospedale gli diagnosticò un ulcera perforata. Guarì, visse per pochi anni a casa nostra fin quando la gamba destra le andò in cancrena tanto che gli venne amputata. Finì i suoi giorni in un ricovero per anziani con il conforto di una sorella, mia madre.

In loro ricordo
Angelo Cuicchi

P.S.
Vediamo di non lamentarciper le odierne vicessitudini,

2 commenti:

  1. Parole Sante Angelo. No non dobbiamo lamentarci. Non abbiamo neanche la più pallida idea di cosa siano le privazioni e la sofferenza vera...Grazie a Dio!! E grazie al sacrificio delle generazioni che ci hanno preceduto e di tanti "piccoli eroi" senza nome che non si leggono sui libri di storia.

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