In
diversi, compresi i consiglieri di maggioranza, si sono chiesti come
mai l’opposizione non fosse presente all’ultimo Consiglio
Comunale.
Lo
sbigottimento è stato solo di coloro che non sapevano, ovviamente
non di coloro che pur sapendo hanno taciuto (Sindaco e Vice).
Tutto
comincia con la richiesta che ho fatto al Sig. Sindaco di sostituire
la delibera difforme da quella approvata, pubblicata sul sito
ufficiale del Comune, riguardante la modifica dello Statuto Comunale.
Richiesta
puntualmente inevasa, non considerata, oserei dire snobbata.
A
questa è seguita anche una segnalazione da parte mia, e non solo,
fatta al Prefetto di Ancona affinchè provvedesse a rimettere le cose
a posto.
Siamo
tutti d’accordo che il comma inserito in maniera arbitraria, comma
3 art. 28 non ha nessun peso amministrativo, diciamo semplicemente
che il Sindaco lo ha voluto inserire successivamente, perché se ne
era dimenticato, per dare un minimo di senso in più, ammesso che lo
abbia, alle Commissioni extra-consigliari che gà in parte aveva
costituito.
Allora
mi chiedo e chiedo a chi a più esperienza di me in campo
politico-amministrativo: “Perché nonostante gli sia stato fatto
notare non ha provveduto a ritirare la delibera difforme?”
Io
un’idea me la sono fatta…….
Il
punto è che non si può accettare che ognuno, a cominciare dal
Sindaco, faccia arbitrariamente ciò che vuole,
meno
che meno all’interno del Consiglio Comunale.
Successivamente
e precisamente il 25 maggio ho presentato due interrogazioni
consigliari di particolare rilievo, una proprio sullo STATUTO
COMUNALE e l’altra sulla PROTEZIONE CIVILE (allegate).
Anche
in questo caso altro sopruso, il Sindaco non ha iscritto le
interrogazioni all’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale
utile (come recita l’art. 18 R.C.C.) e non lo ha fatto neanche dopo
aver ricevuto dalla sottoscritta,
nei
tempi previsti dal R.C.C., espressamente l’iscrizione delle
medesime.
Ho
correttamente informato il Sindaco a mezzo PEC che non avrei preso
parte al Consiglio adducendogli le motivazioni; ho premurosamente
avvisato anche il Vice sindaco telefonicamente qualche ora prima del
Consiglio, e dallo stesso mi sono sentita addirittura rispondere “per
noi le mail non sono importanti, sono importanti le cose che dobbiamo
fare”.
Allora,
a parte il fatto che la posta elettronica, viva Iddio, attualmente è
il primo mezzo di comunicazione, tra l’altro nel caso specifico
anche certificato, con il quale si comunica non solo privatamente ma
anche con il Pubblico abbattendo chilometri di carta e di tempo, ma
anche rispondere alle interrogazioni consigliari è una cosa che gli
amministratori devono fare.
E
lo devono fare non solo per correttezza istituzionale, e/o per
elementare buona educazione (ma questa è un’altra storia), ma
anche e soprattutto perché dal momento che i Consiglieri
rappresentano la cittadinanza una mancata risposta alle
interrogazioni degli stessi equivale a tutti gli effetti ad una
mancanza di risposta alla cittadinanza.
Vogliamo
poi parlare del fatto che comunque alcuni membri della maggioranza
non ne sapeva assolutamente niente?
Mi
sa che è meglio di no…..
Vogliamo
comunque dire che ai punti 3 e 4 dell’ordine del giorno del
Consiglio Comunale dell’11 c’erano la revoca della delibera
difforme che ha modificato lo Statuto e la successiva
ripresentazione?
A
voi che leggete l’ardua sentenza……
Auguro
al Sindaco e al Vice un sereno lavoro…
P.S.
Non
è solo controproducente, ma direi che è anche molto stupido,
attaccare tutti coloro che la pensano diversamente da noi.
La
mia prossima interrogazione Sindaco avrà questo titolo “A spasso
nel Galeone”
(clicca per ingrandire)
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