sabato 13 giugno 2015

Per dovere di conoscenza e non solo


In diversi, compresi i consiglieri di maggioranza, si sono chiesti come mai l’opposizione non fosse presente all’ultimo Consiglio Comunale.
Lo sbigottimento è stato solo di coloro che non sapevano, ovviamente non di coloro che pur sapendo hanno taciuto (Sindaco e Vice).

Tutto comincia con la richiesta che ho fatto al Sig. Sindaco di sostituire la delibera difforme da quella approvata, pubblicata sul sito ufficiale del Comune, riguardante la modifica dello Statuto Comunale.
Richiesta puntualmente inevasa, non considerata, oserei dire snobbata.
A questa è seguita anche una segnalazione da parte mia, e non solo, fatta al Prefetto di Ancona affinchè provvedesse a rimettere le cose a posto.
Siamo tutti d’accordo che il comma inserito in maniera arbitraria, comma 3 art. 28 non ha nessun peso amministrativo, diciamo semplicemente che il Sindaco lo ha voluto inserire successivamente, perché se ne era dimenticato, per dare un minimo di senso in più, ammesso che lo abbia, alle Commissioni extra-consigliari che gà in parte aveva costituito.
Allora mi chiedo e chiedo a chi a più esperienza di me in campo politico-amministrativo: “Perché nonostante gli sia stato fatto notare non ha provveduto a ritirare la delibera difforme?”
Io un’idea me la sono fatta…….
Il punto è che non si può accettare che ognuno, a cominciare dal Sindaco, faccia arbitrariamente ciò che vuole,
meno che meno all’interno del Consiglio Comunale.

Successivamente e precisamente il 25 maggio ho presentato due interrogazioni consigliari di particolare rilievo, una proprio sullo STATUTO COMUNALE e l’altra sulla PROTEZIONE CIVILE (allegate).

Anche in questo caso altro sopruso, il Sindaco non ha iscritto le interrogazioni all’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile (come recita l’art. 18 R.C.C.) e non lo ha fatto neanche dopo aver ricevuto dalla sottoscritta,
nei tempi previsti dal R.C.C., espressamente l’iscrizione delle medesime.
Ho correttamente informato il Sindaco a mezzo PEC che non avrei preso parte al Consiglio adducendogli le motivazioni; ho premurosamente avvisato anche il Vice sindaco telefonicamente qualche ora prima del Consiglio, e dallo stesso mi sono sentita addirittura rispondere “per noi le mail non sono importanti, sono importanti le cose che dobbiamo fare”.
Allora, a parte il fatto che la posta elettronica, viva Iddio, attualmente è il primo mezzo di comunicazione, tra l’altro nel caso specifico anche certificato, con il quale si comunica non solo privatamente ma anche con il Pubblico abbattendo chilometri di carta e di tempo, ma anche rispondere alle interrogazioni consigliari è una cosa che gli amministratori devono fare.
E lo devono fare non solo per correttezza istituzionale, e/o per elementare buona educazione (ma questa è un’altra storia), ma anche e soprattutto perché dal momento che i Consiglieri rappresentano la cittadinanza una mancata risposta alle interrogazioni degli stessi equivale a tutti gli effetti ad una mancanza di risposta alla cittadinanza.

Vogliamo poi parlare del fatto che comunque alcuni membri della maggioranza non ne sapeva assolutamente niente?
Mi sa che è meglio di no…..

Vogliamo comunque dire che ai punti 3 e 4 dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale dell’11 c’erano la revoca della delibera difforme che ha modificato lo Statuto e la successiva ripresentazione?

A voi che leggete l’ardua sentenza……

Auguro al Sindaco e al Vice un sereno lavoro…

Katuscia Meloni


P.S.
Non è solo controproducente, ma direi che è anche molto stupido, attaccare tutti coloro che la pensano diversamente da noi.
La mia prossima interrogazione Sindaco avrà questo titolo “A spasso nel Galeone”

(clicca per ingrandire)




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