giovedì 24 settembre 2015

Biscotto di Mosto

Caro Angelo, spero che sul Tuo blog trovi spazio anche il commento (dissenziente) di un Tuo vecchio amico.

Non è un mistero per nessuno la mia amicizia  con Tommaso Borri, Bondoni e tutta la maggioranza comunale, Te incluso (anche se  sei in posizione di distinguo); e potrei essere amico anche dei membri della minoranza - niente lo vieta- ma non li conosco personalmente.
Sono anche amico personale di molti membri del Comitato del biscotto.
Proprio per questo motivo, sono coinvolto nella questione.
Girava sotto traccia il timore che l'Amministrazione non volesse impegnarsi particolarmente in favore della manifestazione dedicata al biscotto e io non ho avuto nè difficoltà nè remore ad offrire i miei modesti ma sinceri buoni uffici per smussare (se mai se ne fosse presentata la necessità) qualche angolo.
Ed anche per  raffreddare questo clima esageratamente appesantito che respiro tra le mura di Serra.
Ho dunque chiesto ed ottenuto di partecipare informalmente ad una riunione con la Giunta ed alcuni Consiglieri in cui si trattava anche di questo argomento.
Per la verità, nè dal Sindaco, nè dagli altri presenti ho colto dubbi sulla volontà di supportare la manifestazione del Biscotto: del resto tranne una "sfumatura" sulla fornitura di due o tre pulmini per il trasporto delle persone, tutte le richieste del Comitato sono state accolte.
Il Sindaco ha comunicato con lettera la avvenuta autorizzazione subordinandola ad alcuni adempimenti: la Dia sanitaria, la pulizia dei locali pubblici dopo l'uso, un rendiconto economico è l'impegno a devolvere parte degli utili (se ce ne saranno) per scopi benefici o sociali.
Per me era ed è una cosa tranquilla e scontata, anzi doverosa da parte del Sindaco (anche perchè alcuni di questi aspetti potevano essere opportunamente dichiarati nella domanda di autorizzazione).
Per la verità, e per mie datate esperienze, un bilancio economico della manifestazione dovrebbe essere allegato alla domanda di autorizzazione: ma questo sono quisquilie e possono essere sanata anche in corso d'opera. E del resto il Sindaco non l'ha chiesto.
Credevo dunque che la cosa avesse  preso un verso positivo ma così non è stato.
Stamattina, ero in comune per una mia pratica, mi sono affacciato a salutare il Sindaco che mi ha raccontato della evoluzione della cosa.
Poco fa ho aperto il Tuo blog e ho letto le puntate successive.
E sommessamente dissento.
Il Sindaco ha chiesto solo quello che doveva chiedere per una corretta amministrazione.
Esistono due tipi di manifestazione (schematizzo): chiunque può fare una manifestazione, anche a scopo di lucro: chiede le autorizzazioni, paga lo spazio pubblico, noleggia un palco, chiede l'allaccio all'Enel ecc. ecc.  Alla fine, se ha avuto un utile, mette i soldi in tasca. Se è andato in perdita tira fuori i soldi dalle tasche.
Ovviamente diversa è la Manifestazione del Biscotto: qui un comitato di cittadini volonterosi mette in piedi una manifestazione per vivacizzare e valorizzare il proprio paese, non ha scopi di lucro e chiede il supporto organizzativo del comune.
Ovviamente il comune concede il contributo economico o nel nostro caso il supporto organizzativo e logistico (comunque quantificabile economicamente)
se la manifestazione risulta in passivo senza quel contributo; e il contributo non può essere superiore alla misura del passivo.
E per questo è necessario un rendiconto economico.
Poi, nella realtà, può anche verificarsi un utile di bilancio, ma in quel caso deve avere una destinazione "socialmente apprezzabile": acquisto attrezzature, opere utili per la comunità, una parte a riserva, una parte per scopi benefici (non necessariamente destinati a soggetti pubblici, ma queste sono banalità).
Così funziona il mondo dappertutto.
E del resto il Sindaco Borri ha rimarcato questa richiesta del rendiconto perchè (posso dirlo perchè è agli atti), nonostante i ripetuti solleciti non ha ancora ricevuto il rendiconto della precedente manifestazione
Io non so se la precedente Amministrazione Cantiani sia stata meno "fiscale" della attuale Amministrazione, però dico in tutta onestà che Borri ha agito correttamente che non vedo motivi per questa levata di scudi.
Del resto, il Comune di Serra, negli anni 93 o 94 o 95 (c'era anch'io) si era data un regolamento per le manifestazioni promozionali e culturali, che è sicuramente datato ma che, se non è stato "abrogato", potrebbe comunque rappresentare un punto di riferimento: e dico (con beneficio di inventario perchè sono passati troppi anni) che tutto questo era già previsto.
Concordo assolutamente con Il Comitato del Biscotto sul dovere inderogabile di trattare tutte le Associazioni alla stessa misura.
Così deve essere. E io credo che così avvenga anche a Serra.
Non reputo invece che le Associazioni, i comitati ecc, siano tutti uguali: la Pro Loco e le Parrocchie hanno un riconoscimento pubblico che i comitati non hanno.
Ho detto tutto questo solo per dare un contributo alla chiarezza ed evitare un ennesimo inutile polverone che serve solo ad ammorbare il clima.
Auspico un successo della manifestazione ed il miglior supporto da parte della amministrazione comunale.
Credo nel dialogo e credo che il dialogo serva a tutti.
Caro Angelo, grazie dell'ospitalità. Un saluto affettuoso.
Auguri a tutti. Soprattutto a Serra. Claudio M. Latini

5 commenti:

  1. Ciao Claudio,
    grazie per il tuo intervento. M'intendo poco di feste locali, in anni di Consigliere mi sono dovuto occupare purtroppo di altre cose. Ho già scritto che comunque ai volontari di queste manifestazioni va il mio apprezzamento.
    Alcune precisazioni le devo però fare, almento tre.
    La Pro Loco è un soggetto di diritto privato costituita su base volontaria.
    Le Parrocchie sono istituti di diritto privato.
    Ci sono manifestazioni che a Serra prendono tutto senza particolari formalità, il Comune è socio e paga tutto da 22 anni. In 10 anni di Consigliere non ho mai visto un rendiconto, nemmeno ora. Il contributo comunale oltre che logistico è anche monetario in migliaia di euro annui. Le altre manifestazioni di volontari, del capoluogo e delle frazioni, prendono dal Comune appoggi logistici quando va bene e alcune centinaia di euro.
    Questo tuo gradito intervento viene casualmente a proposito. Ho studiato per tutta l'estate queste feste, per intenderci quelle in cui il Comune è socio e ufficiale pagatore; in tanti anni ho chiesto di farlo anche ai santi, dei “nostri” e dei “loro”, non c'è stato verso. Da domani mattina ci penseranno Altri. (nota la “A” maiuscola); nel frattempo ho presentato una mozione di recesso da questa associazione tritasoldi pubblici.
    Spero comunque che questa festa del biscotto, basata solo su volontariato si faccia, e che si tenga anche conto delle consuetudini oltre che dei regolamenti, magari da aggiornare.

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  2. Claudio, ho dimenticato una cosa.
    Ti confesso che dalle elezioni ad oggi ancora non ho capito perchè abbiamo cambiato l'Amministrazione. Credimi non è una battuta.

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  3. per me la festa non si e' fatta per altri motivi...
    poi se un comitato non vuole rendere pubblico il loro rendiconto (che non ce niente di male) la festa e giusto che non la faccia.
    ma sicuramente la festa era fatta solo per arricchire alcune Tasche...
    povera serra...

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  4. Grazie a Te.
    Per puntualizzare:pro Loco e Parrocchie sono soggetti di diritto privato (per le parrocchie è un po' controverso) ma entrambi godono di un riconoscimento pubblico: le Pro Loco sono iscritte nell'Albo della Regione e le parrocchie sono riconosciute dal Ministero dell'Interno per i loro fini "concordatari".
    Questo fa di loro dei soggetti particolari. Ma questo conta poco.
    Sono assolutamente concorde con Te nell'apprezzamento di quanti si impegnano a qualsiasi titolo in favore della propria realtà (il mio coinvolgimento in questa circostanza era ed è finalizzato a questo scopo). questo però non può significare che l'applicazione delle regole venga fatto passare per vessazione.
    Sulla terza parte concordo assolutamente con te nella necessità di un riordino della presenza comunale in queste iniziative, anche rivisitando il regolamento approvato negli anni 90, sia per evitare ogni possibile equivoco, sia per armonizzare le iniziative, sia per mettere al riparo gli Amministratori dai controlli sempre più stringenti della Corte dei Conti.
    Mi pare che anche la spending review abbia stretto un po' i margini di discrezionalità.
    Credo comunque che non sarà un'operazione facile: sarà indispensabile il contributo, la disponibilità e soprattutto l'obiettività di tutti.
    Vale la pena di provarci.
    Ti rinnovo ringraziamenti e saluti. Claudio

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  5. Nei casi di cui parliamo, il diritto comunque lo giri è privato. Ma anche io ritengo che conti poco.
    Non penso a nessuna vessazione, ho solo osservato evidenti diversità di trattamento specialmente per la terza parte della nostra discussione. L'intera questione è molto ma molto più complessa di quanto tu possa immaginare. Altro che feste !!!

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