domenica 27 settembre 2015

Breve risposta al Sig. Roberto Negro sulla vicenda del Biscotto di Mosto

Mi dispiace di aver provocato da parte del sig. Roberto Negro, Presidente del Comitato per il Biscotto di Mosto, una risposta un po' stizzita alla mia lettera bizzarra pubblicata su questo blog.
Non era mia intenzione: Anzi la mia intenzione aveva uno scopo opposto.
Ero partito con l'idea di fare da paciere, ma ho sbagliato i conti.
Quando però ho visto su questo blog che già era partita la bagarre, ho espresso la mia opinione.
Che può anche essere sbagliata. Io comunque rivendico sempre il diritto di esprimerla: naturalmente accetto anche le risposte sicuramente dissenzienti come quelle del sig. Roberto (mi consenta di chiamarla così per brevità). basta che non siano offensive: e queste non lo sono.
Noi non siamo amici, sig. Roberto: ma solo per il fatto che non ci conosciamo:
E' quello che dicevo ieri per i membri della minoranza consiliare. E' solo un fatto di non conoscenza.
E niente vieta che col tempo si diventi amici.
Ciò detto, mi dispiace che questa vicenda abbia preso una piega storta.
Dico a Lei, sig. Roberto, quello che vado ripetendo a tutti.
A Serra si respira una brutta aria. Era più bella trenta anni fa: si facevano più cagnare per la politica ma i rapporti interpersonali erano più buoni.
Oggi che la politica, in generale, si è ammorbidita, a Serra prevalgono le faide per gruppi e sottogruppi.
E se la battaglia politica (se fatta entro i limiti) è positiva e tutto sommato "simpatica", le divisioni e le faide personali sono il male peggiore  e fanno danno a tutti e soprattutto a quella realtà che (tutti) dichiarano di voler difendere e promuovere.
I comuni come Serra avrebbero bisogno di tutt'altra coesione per invertire il declino!
Personalmente ho avuto tanti avversari, ma non credo di aver avuto o di avere nemici . E sono sempre stato un uomo pacifico, direi quasi "cordiale con tutti".
Adesso, abbastanza avanti cogli anni e anche malmesso di salute, lo sono anche di più, e mi muovo sempre con questa filosofia. Del resto, sono anche (indegnamente) un cattolico praticante!
Ma non sono nè più buono, nè più bravo degli altri:  provo a lavorare per i buoni rapporti tra le persone (soprattutto quelle amiche) perchè le persone sono tutte e sempre "sacre". Tutte e sempre.

Io non voglio parlare del passato: voglio dimenticare il mio, figuriamoci quello degli altri. Voglio partire dal presente.
Lei caro sig. Roberto è prevenuto: ma lo è come me e come tutti.
Siamo tutti prevenuti e abbiamo tutti il 50% della colpa. Ma se non si decide di mettere un punto e ripartire da lì, non se ne varrà fuori mai.

Nel merito. Con la domanda di autorizzazione, il Comitato del Biscotto ha chiesto all'Amministrazione comunale una serie di interventi  logistico-organizzativi:
l'occupazione del suolo pubblico, l'esonero dalla Tosap, il palco, l'energia elettrica, i pulmini, alcuni locali e non ricordo cosa altro.
Il sindaco ve li ha concessi sostanzialmente tutti.
Quindi la prima parte di miei "buoni uffici" era andata in porto, per la verità senza troppa fatica.
Però il Sindaco, comunicandovi l'autorizzazione, Vi ha fatto messo alcune condizioni: la Dia sanitaria, la pulizia dei locali utilizzati, un rendiconto economico da verificare con due Revisori, e la devoluzione dell'utile (se ce ne sarà) interamente a scopi benefici o all'acquisto di attrezzature a disposizione della collettività.
Poteva apparire apparire eccessiva la nomina di due revisori bipartisan (io non ho parlato di "abbaglio"); poteva apparire troppo vincolante l'utilizzo del guadagno della manifestazione (tanto che il Sindaco -l'ho letto su questo blog- vi ha invitato ad una riunione per definire più elasticamente  questo aspetto).

Quando Elda Evangelisti mi ha manifestato le Vostre perplessità su questi due punti, le ho detto "sostanzialmente": non vi preoccupate. Avete ottenuto quello che chiedevate; le prescrizioni del Sindaco sono, nella sostanza, tutti adempimenti dovuti: rispondete in modo generico che accettate, poi se serve ci torniamo sopra. Mi sono anche permesso di suggerire, per iscritto, cosa andava risposto.
Poi, siccome vedevo ancora qualche perplessità e siccome sono anche rispettoso delle persone e dei ruoli, le ho chiesto di mettermi in contatto con Lei, caro sig. Roberto.
Perchè Lei, poteva anche dire (come dice tra le righe del blog): di che s'immischia questo pinco pallino? e perchè non viene a parlare con me che sono il Presidente del Comitato? Domande legittime. Infatti è tutto finito lì fino alla lettura su questo blog.
Io ho avuto la presunzione di fare qualcosa e non ci sono riuscito.
Non per questo, non ci proverò un'altra volta.
Però, tornando al nocciolo: Lei dice: di presentare la Dia o Nia sanitaria nei tempi stabiliti non era necessario che ce lo ricordasse il Sindaco; i locali li avremmo lasciati comunque puliti  anche se non ce lo prescriveva.
Quindi il problema sta nel rendiconto (visto che per l'utilizzo dell'utile il Sindaco ha "ammorbidito" le posizioni.
Lei potrà dire di starmene zitto a casa mia o di farmi gli affari miei, potrà dire che i revisori sono superflui (ma vista la piega comincio a pensare che evitare altre inutili discussioni): tuttavia io ribadisco quanto espresso.
Secondo me il rendiconto dovete presentarlo.
Il patrocinio non oneroso è quello che manda il Presidente della repubblica, tanto per dare lustro ad un evento.
In questo caso non è un patrocinio non oneroso, perchè il comune  (anche se non esborsa denaro sonante) investe comunque risorse quantificabili per la realizzazione della manifestazione.
Lei mi dice se così avviene per tutti: io ripeto che credo e spero di sì: ma non so perchè non so, non perchè nascondo dubbi.
Per oggi ho finito.
Ribadisco la mia sincera amicizia agli Amici di sempre (dovunque siano collocati),
auspico di consolidare nuove amicizie con tutti quelli che sono disponibili a sopportarmi.
Un saluto cordiale (sincero) al sig Roberto Negro e all'Ing. Cuicchi che ci ospita
Claudio M. Latini




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