venerdì 29 maggio 2015

Anarchici e religiosi

Caro Ingegnere ,

un grande prete in odore di santità (Don Luigi Giussani) amava spesso dire  che le due figure umane più autentiche ed affascinanti sono quelle dell'anarchico e del religioso.

Il primo non riconosce altri poteri sopra di sé se non quello della propria ragione ed il secondo non ne riconosce altri se non quello di Dio .

Tutti e due non sono controllabili o riducibili dal Potere di turno e per questo sono temuti ed odiati. 

Perché sono liberi.

Tra queste due figure, poste agli antipodi eppure per certi versi così simili, corre tutto un campionario di figure umane ridotte e mediocri , che sono la stragrande maggioranza della gente . Poveracci  sempre pronti ad accodarsi alla logica del Potere dominante . Privi di memoria e privi di gratitudine (virtù peraltro sconosciuta in politica). Gente grigia e perennemente nel limbo della propria incompiutezza , Incapace di una scelta gratuita e non calcolata . Paurosa di una scelta "impopolare" e che vive per avere il suo momento di autocelebrazione (magari piazzandosi in prima fila domenica prossima nella Chiesa di S. Lucia per la ripresa RAI) afferrandosi alle piccole soddisfazioni di potere che la vita offre (un incarico istituzionale, una scappatella extrafamiliare, un bel conto in banca...)

Tu li chiami talvolta sprezzantemente "democristiani" ma credo che tale brutto patrimonio genetico,  che io chiamo "borghesismo", vada ben al di là di una definizione di partito.  

Il recente epilogo  della Tua vicenda politica con il Tuo  "dimissionamento" da capogruppo così come i passati attacchi politici che anch'io subii, e che anche Tu non mi risparmiasti,   da quelli che dovevano essere i  miei alleati politici  mi Ti fanno sentire vicino e mi hanno richiamato in mente la figura dell'anarchico (cui tendi ad assomigliare Tu) e del religioso (cui tendo ad assomigliare io).

Finché sei servito come oppositore delle amministrazioni passate  c'è Chi si è coperto dietro di Te, ora non servi più e Ti hanno dato ( oppure hanno fatto in modo che Ti dessi da solo) il "benservito". Sei  divenuto scomodo per il "quieto vivere" del potere dominante e devi perciò essere isolato. 

Guareschi (l'autore di Peppone e Don Camillo)  quando venne condannato al carcere per diffamazione contro De Gasperi e rifiutò di fare appello disse : " a volte per mantenersi liberi bisogna prendere anche la strada della prigione". E a volte bisogna prendere anche quella dell'impopolarità.

Una stretta di mano da uomo a uomo. 

Avv. Romeo Ferrini

2 commenti:

  1. Grazie Romeo per questo Tuo intervento.
    La vicinanza degli amici fa sempre piacere; è vero, a volte per la politica ci siamo anche criticati a vicenda, ci siamo divisi pure con due liste; non teniamo la verità in tasca, ma non ti nego e non mi puoi negare la coerenza, che in politica è quel modo di proporsi alla opinione pubblica, manifestando le proprie convinzioni, mettendoci la serietà della parola data. Comportamenti purtroppo oggi in disuso, sopratutto per tutte quelle persone intermedie che hai ben descritto.

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  2. E non sono mancate le prime reazioni di Chi si è sentito letto dal mio giudizio , giudizio che però non era nei confronti di Qualcuno in particolare ma della mediocrità che ci circonda da cui ogni tanto si distingue qualche rara figura libera di testa e di cuore. Ognuno faccia i conti con la propria coscienza e pensi a quale figura umana assomiglia o vorrebbe assomigliare di più (non è mai troppo tardi per cambiare...). Infine un consiglio per tutti : guardatevi "American Sniper" l'ultimo splendido film di Clint Eastwood e pensate a quei ragazzi che danno la pelle per un ideale. Volate alto...

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