"Ringraziamo il progetto Pop update contemporanea nello spazio urbano , http://popupfestival.it/ , finanziato dal Gal Colli Esini S. Vicino grazie al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sostenuto da un ampio partenariato, con l'Unione Montana dell'Esino Frasassi nel ruolo di capofila, per tale grigiore aggiunto alla bruttezza già di per se ben definita della nostra stazione, domandandoci se anche questa volta tali fondi non potessero essere spesi per la parte sofferente della nostra comunità visto il perdurare della crisi economica che sta mettendo a dura prova le possibilità di impiego lavorativo futuro specie tra i giovani Serrani.
Forse un po' di bei colori che ci ricordassero appunto la speranza in un paradiso ultraterreno a dispetto di tante sofferenze terrene sarebbero stati più graditi."
Gianluca Fiorentino SSQ
Nota inviata per e-mail
RispondiEliminaAl Sig. Sindaco
All'Ufficio Urbanistica Arch. Birelli
Al Capo Ufficio Tecnico Ing. Campagnoli
All'Ufficio Amministrativo Dott.ssa Ambrogetti
All'Ufficio di Polizia Urbana
Da indagini effettuate stamane presso gli Uffici in indirizzo, escluso quello della Polizia Urbana, risulta che a codesti Uffici non sia pervenuta alcuna domanda e/o comunicazione dei lavori in corso sulla facciata del palazzo della stazione ferroviaria di questo Comune.
Non risulta peraltro l'esistenza di una delibera di Giunta per il patrocinio concesso dal ns. Comune, come pubblicato nel depliant distribuito in diverse copie nei pubblici locali.
Invito formalmente quanti in indirizzo a reprimere ai sensi di legge l'abuso edilizio in corso.
Distinti saluti
Ing. Angelo Cuicchi
(Consigliere Comunale)
Eccellente modo per aiutare l'agricoltura e lo sviluppo rurale. Gli agricoltori ammireranno i murales e pagheranno l'IMU sui loro terreni.
RispondiEliminaNon abbiamo, diversamente da altri Comuni virtuosi, un piano del colore.
RispondiElimina“Il piano del colore è un regolamento comunale che indica i criteri da seguire a cui uniformarsi per garantire una valorizzazione cromatica del complesso urbano, in un’ottica d'insieme.”
Ciò significa che questa “opera d'arte” la possono interpretare, urbanisticamente parlando, come una manutenzione ordinaria; senza quindi dar conto al Comune neanche di una semplice comunicazione.
Carissimi concittadini giudicate Voi se trattasi di ordinaria manutenzione. Se cos'ì è siete tutti liberi di fare altrettanto senza vincoli di sorta sulle vostre abitazioni. Ovviamente con colori a vostro piacimento. Alla faccia della valorizzazione cromatica del complesso urbano, in un ottica d'insieme.
Ciao Angelo, sono Elisa Sellari, faccio parte del team di MAC Manifestazioni Artistiche Contemporanee che si occupa di organizzare il Festival Pop Up!
RispondiEliminaCi farebbe piacere incontrarti per avere un confronto sul progetto Pop Up! e sul lavoro nelle Stazioni, magari parlando di persona possono uscire altri punti di vista e contenuti che forse non sono ancora abbastanza chiari.
Se ti va, puoi contattarmi all'indirizzo mail elisa@maconline.it.
Grazie
Perchè no. Quando vuoi. Questo edificio però è stato costruito nel 1860 e fa parte della nostra storia; ci sono nelle immediate vicinanze edifici di nessun valore storico-culturale (visto che ti interessi di cultura). Sappi però che in materia c'è una legge che tutela i beni immobili storici. Per quanto mi riguarda, e non sono solo a pensarlo, per onorare la memoria dei suddetti immobili non ho bisogno di una legge.
EliminaCon questo commento voglio solo completare la risposta data alla Sig.ra Elisa Sellari.
RispondiEliminaPer trentacinque anni ho condotto un'impresa edile di restauro e consolidamento, sotto l'aspetto statico, di beni monumentali, quali: Teatri, Chiese, Palazzi storici ed altro in diverse parti d'Italia. Ho imparato a rispettarli e mai violentarli, Tu ti interessi di cultura, bene. Sappi però che il primo capitolo della cultura è la storia.