martedì 28 giugno 2016

A proposito di costituzione e di referendum


La nostra costituzione in vigore dal 1 gennaio 1948 (la più bella del modo ed è  tanto bella cha da 10 anni si cerca di modificarla) non prevede il referendum per fatti internazionali.

Se nel 1948 questa disposizione poteva avere un senso per questioni geopolitiche di posizionamento dell'Italia nel Patto Atlantico rispetto al Patto di Varsavia, comunque patti concretizzatisi dopo i fatti di Berlino (1948-1949), oggi non ha alcun senso. Credo che gli italiani, come altri popoli, abbiano il diritto di poter esprimere la propria opinione in merito per esempio su questa Europa Unita (per così dire, così lontana dall'idea di Mazzini e di Churchill). Penso anche che non è affatto bello considerare i nati e i nascituri degli imbecilli a prescindere.
Penso che la nostra costituzione vada cambiata quasi tutta, a cominciare dalla menzogna  del primo articolo "La Repubblica italiana è fondata sul lavoro" a quello delle regioni. Sappiamo tutti che la Repubblica italiana è fondata sul debito pubblico e sulla disoccupazione e che le regioni (enti inutili al contrario delle provincie) sono la fonte principale delle spese folli in tutti i campi, a cominciare dalle sedi estere, dai privilegi degli amministratori e dalle mancette agli amici ed amichetti.

Ma a parte questo per le questioni internazionali decideranno i parlamentari, anche quelli della foto di seguito (oggi eccetto Prodi, si quello dell'euro con il cambio: 1 euro uguale a circa 2000 lire).

MA VOI DI QUESTI VI FIDATE PROPRIO!!! Io per niente.



 Angelo Cuicchi

P.S.

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