domenica 26 giugno 2016

Lettera aperta ad un amico immaginario da sempre comunista


Carissimo amico lo sai da sempre che mi piace di parlare di politica con te. Hai un potere particolare, riesci a suscitare in me la più profonda avversione contro i comunisti di ogni era e contro il comunismo in genere.
Con le balle delle mani pulite, della superiorità morale e della correttezza amministrativa, riconosco che elettoralmente ne avete infinocchiati tanti.
A differenza di voi compagni, io come amministratore non ho mai avuto bisogno di dire: ho le mani pulite, cosi nella vita imprenditoriale e professionale.
La prima a voltarvi le spalle è stata quella che voi chiamavate la classe operaia, a questa si sono aggiunti i meno abbienti, tanto che oggi gli unici vostri sostenitori sono ormai i radical chic: attori, cantanti, finanzieri,  banchieri e tutta quella massa di amministratori locali tutti seduti su banchetti e ben retribuiti, eletti o nominati.
Ti racconto brevemente solo due piccoli episodi locali: scopro come consigliere comunale che le cave avevano occultato circa € 600.000 a danno del Comune per l'attività estrattiva degli ultimi 15 anni della vecchia concessione.
Scopro anche, con un semplice controllo della contabilità dei lavori dell'appalto delle opere pubbliche del centro storico, errori contabili a danno del Comune di alcune centinaia di migliaia di euro.
Denuncio i fatti li annuncio in consiglio comunale, li documento e dai tuoi compagni amministratori un assordante silenzio.
Di contro vengo querelato per diffamazione  dai tecnici incaricati dai tuoi compagni amministratori a suon di parcelle, e mai richiamati per le loro responsabilitá.
Vinco entrambe le causa con formula piena e chiedo, come da statuto comunale, il rimborso delle spese legali di 10.000 €.
L'ex sindaco Cantiani, sostenuto dai comunisti come te, si rifiutó di rimborsarmi le spese legali; vado in causa contro il Comune e un giudice di pace gli dà ragione, per una delle due cause con questa motivazione: l'ing. Cuicchi consigliere comunale in sede di consiglio ha parlato a titolo personale senza attinenza alcuna con l'ente; insomma come se le somme a danno del Comune fossero state sottratte al sottoscritto e non al Comune, accollandomi tra l'altro anche ulteriori € 5000 di spese legali.
Caro amico, questo piccolo episodio non è che una goccia in un mare di amministrazioni di sinistra, e questa è solo una sentenze tipo, una di quella
magistratura che ami tanto e che gode della tua fiducia incondizionata.
Non sono un tipo che si intimorisce e siccome me lo posso permettere, andrò avanti e ti assicuro che qualcuno pagherá.
Ti confesso però sinceramente che se avessi avuto il potere di legiferare a mio favore per i casi che ti ho brevemente esposto lo avrei fatto.
La morale di queste vicende, del valore economico di circa 1 milione di euro è molto semplice, le amministrazioni di sinistra e gli imprenditori furbacchioni di sostegno non si toccano, salvo casi eclatanti. Roma capitale è un altro esempio sconcertante.
Caro amico credimi, il tuo stato d'animo lo comprendo fino in fondo solo per un fatto:
dopo aver combattuto per trent'anni ferocemente come vostro costume la DC, deve essere veramente dura essere comandato oggi da un  democristiano DOC.
Un democristiano che però, direttamente o indirettamente, sostenete al governo, e che in soli due anni ha accumulato un debito pubblico con le sue mancette elettorali, più alto di quello degli anni di governo di Berlusconi, senza tener conto delle condizioni economiche internazionali favorevoli  in termini di interessi bassi, costo del petrolio ai minimi storici ed altro.  Se ricordi bene per fatti economici nazionali si scatenó un tale complotto internazionale guidato da un compagno doc, che non nomino per pudore, che portó alla caduta dell'ultimo governo Berlusconi.
Tanto per restare in tema di compagni di ottima qualità, Il tuo ex amico compagno, che hai sempre votato,
da giovane, prima assessore e poi sindaco, pensava, senza successo ovviamente, di affamare sia la mia attività imprenditoriale  e professionale, da una parte non invitando mai la mia azienda ai bandi  di gara degli appalti dei lavori pubblici, dall'altra non affidandomi mai incarichi professionali in quanto professionista non di fiducia dell'amministrazione.
Quel maestro insuperabile di mangia soldi pubblici, allora non aveva capito con chi aveva a che fare.
Politicamente parlando   mi sento un guerriero e a differenza di te non mi ritiro mai dalla lotta per affermare la legalità, la correttezza, il rispetto e l'onore.
A risentirci
Angelo Cuicchi

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