martedì 20 settembre 2016

L'Europa dei pupazzi isola Putin e a casa sua conquista i 2/3 dei parlamentari alla Duma



Vladimir Putin vince le elezioni. A Valanga. Con il 90% delle schede scrutinate Russia Unita, il partito di Putin, si aggiudica il 54,21% delle preferenze allungando di molto rispetto agli exit poll di ieri sera. Il Partito Comunista è secondo con il 13,54%, i Liberal-democratici terzi con il 13,28% e Russia Giusta quarta col 6,19%. I partiti di opposizione extraparlamentare non hanno superato la soglia di sbarramento del 5% né quella del 3% che dà accesso al finanziamento pubblico. Il partito di Putin ha conquistato alla Duma la maggioranza qualificata dei due terzi dei seggi necessaria per riformare la costituzione. Quando è stato scrutinato il 93% delle schede – fa sapere la presidente della Commissione elettorale centrale, Ella Pamfilova – Russia Unita ha 343 seggi su 450. Pamfilova ha detto di non aspettarsi ormai cambiamenti drastici nei risultati. La presidente della Commissione ha manifestato infine tutto il suo stupore per i risultati del voto: “Sono sicura che la maggioranza dei membri della commissione non si aspettasse questi risultati. Ne abbiamo parlato: è stata una cosa del tutto inattesa”. Inattesa, ma reale. A dimostrazione dell’appeal che Vladimir Putin gode nell’elettorato russo di ogni età. In forza di questi dati Russia Unita si aggiudicherà quindi circa 100 seggi in più dei 238 ottenuti nel 2011. Stando ai dati diffusi dalla Commissione elettorale, seguono i comunisti (42), i nazionalisti del partito liberaldemocratico (39), Russia Giusta (23), Rodina e Piattaforma Civica (un seggio). In un seggio uninominale è stato eletto Vladislav Reznik candidatosi come “indipendente”.
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