L’emergenza clandestini e rifugiati, la guerra in
Siria e la crisi in
Libia: su questi dossier sono puntati i riflettori della 71/ma
Assemblea Generale Onu, che prende il via domani a
New York. Circa 135 leader del mondo sono attesi al Palazzo di Vetro questa settimana – l’ultima volta per il presidente
Barack Obama e per il segretario generale
Ban Ki-moon
– e dovranno far fronte ad un’ampia serie di crisi, molte delle quali
interconnesse e giudicate senza precedenti. A dare il via ai lavori sarà
il tema della crisi migratoria, al centro del vertice organizzato da
Ban Ki-moon per lunedì, al termine del quale gli Stati membri
adotteranno una Dichiarazione che contiene una serie di principi e
impegni e che costituirà la base per arrivare alla firma di un Global
Compact entro il 2018. Il giorno successivo prenderà il via il dibattito
generale, aperto come di consueto dal Brasile, con il neo presidente
Michel Temer, seguito dal collega americano, Barack Obama. Quindi, nel
pomeriggio della giornata inaugurale, pronuncerà il suo intervento il
presidente del Consiglio,
Matteo Renzi. Nella delegazione italiana ci saranno anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e dell’Interno Angelino Alfano.
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Domani cominciano a parlarne per un accordo da firmare nel 2018. Stiamo a posto.
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