lunedì 11 luglio 2016

Terza lettera aperta ad un amico immaginario da sempre comunista

Caro amico,
secondo il nostro conoscente comune la magistratura civile andrà al collasso. A Roma ci sono 4000 avvocati, quanti in tutta la Francia.
Ci sarà pure qualcosa che non funziona nel nostro  sistema giudiziario, o no. Se fosse solo un problema di cancellieri e di cancelleria deficitari, la questione potrebbero essere risolta facilmente. Il male invece viene da lontano, da noi non funzionano le camere arbitrali, ogni vertenza va in tribunale, con appelli e contro appelli e terminano dopo anni e anni di supplizi. Quella degli avvocati è una lobby molto potente, al pari di quella dei medici di famiglia, degli assicuratori, dei bancari, delle associazioni e quelle dei professionisti in genere, benchè meno soffocanti, tutte apparentemente fuori dal parlamento.
Abbiamo ereditato dal fascismo le corporazioni e non siamo stati in grado  di smantellarle, so che è una spiacevole considerazione, ma è la nostra storia.
Il sistema penale è ancora peggio, abbiamo l'obbligatorietà dell'azione penale, da sempre invano contestata da Pannella.
Con questo sistema ogni denuncia o esposto dovrebbe avere seguito proprio per l'bbligatorietà dell'azione penale; ma la mole di esposti e denunce, mette di fatto il procuratore a scegliere ciò che vuole perseguire. Lui decide che cosa è grave o meno grave, perché di fronte a una tale mole dicono che una scelta qualcuno dovrà pur farla. E qui purtroppo nasce il problema di cui parliamo. . Ovvero perché alcuni esposti, benché ampiamente documentati di malaffari  vanno avanti ed altri no.
Non credo del tutto che la politica sia assente ma questa deve fare i conti purtroppo con una casta intoccabile, impunibile e incontrollabile. Con questo sistema il volere del popolo non conta, e non conterà mai se non ci saranno cambiamenti radicali.
Per capire ancora meglio occorre ricorrere alla recente storia nazionale.  Nel dopoguerra la DC in parlamento, e quindi nel paese, aveva una grossa maggioranza, il consiglio superiore della magistratura era eletto come oggi per due terzi dai magistrati stessi,  all'epoca si è politicamente orientato verso la maggioranza politica del paese. Questa  imparzialità della magistratura rispetto alla politica bisogna riconoscere che non c'è mai stata. Dal punto di vista costituzionale il non prevedere il controllo del popolo sulla magistratura è stato ed è tuttora un grave errore. Nenni, che era tutt'altro che uno sprovveduto, sosteneva presso a poco: "non fare il furbo che primo poi viene fuori un furbo più furbo di te".
Non si può nascondere che a quei tempi la magistratura in genere non avesse protetto in qualche modo il partito di maggioranza, che però a mio parere non venne mai usata contro gli avversari politici.
Da tempo la musica è cambiata il PCi ha occupato tutto l'occupabile, anche la magistratura,  subito orientata non solo a proteggere il partito di riferimento ma ad annullare gli avversari politici, dapprima la DC e poi il PSI di Craxi (accusato perché non poteva non sapere). Esce fuori Berlusconi e tocca pure a lui.
Attenzione però, il mondo gira questi comportamenti possono ritorcersi contro. L'aria mi sembra proprio questa, allora  I tuoi compagni insieme ad altri si affrettino a cambiare e anche in fretta.
Non è ammissibile in nessun paese civile che un corpo dello stato non eletto possa erigersi a faro della giustizia, manco fosse nominato  da Gesù Cristo. I procuratori inquirenti rispetto ai giudici devono vivere in case diverse, devono stare sullo stesso piano degli avvocati difensori, dovranno rispondere delle loro azioni, non ad un organo da loro eletto, ma ad un organo politico terzo, e non so se basterà.
Per completare l'opera sono stati aboliti i pretori,  portatori di una cultura giuridica di tutto rispetto, per essere sostituiti da giudici di pace, avvocati scelti qua e la, artefici di sentenze lunatiche alle quali tutti, e dico tutti, ricorrono giustamente in appello con il conseguente ingorgo dei tribunali. Caro amico ti dovrai convincere che da questo punto di vista siamo letteralmente nella merda.
La riforma costituzionale di Renzi è una balla colossale, fatta male scritta peggio ed insensata. Spero proprio che venga affossata insieme a lui. Pensa un po' gli stessi compagni DOC dicono che era meglio quella di Berlusconi, il Senato costituito da consiglieri regionali e da alcuni sindaci, con poteri di veto anche su problemi internazionali. Roba da matti.
Angelo Cuicchi

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