giovedì 13 ottobre 2016

La Magistratura e Mafia Capitale


Marino, ex sindaco di Roma, e Cota, ex governatore del Piemonte, assolti per non aver commesso i fatti contestati, a Marino è andata bene, a Cota peggio, l'assoluzione gli è arrivata dopo 6 anni. Entrambi sono stati messi in condizioni di dimettersi dalle loro cariche elettive. Risultati? Alla guida del comune di Roma e del Piemonte sono saiti saltri partiti.
Questi sono i disastri della Magistratura inquirente che non paga mai, nemmeno in termini di carriera, anzi avanzano comunque.
La politica deve riappropriarsi della propria libertà e autonomia, senza più sottostare a degli impiegati di stato che lavorano pure male. Per la nostra Costituzione, per i sognatori la più bella del mondo, prevede comunque per tutti l'innocenza fino a prova contraria di tre gradi di giudizio.
Questi, da Tortora, passando a Mastella e poi a Berlusconi hanno fatto danni politici incalcolabili e spese dello Stato, tra intercettazzioni e indagini senza ne capo ne coda.
Questi Signori inquirenti già hanno il potere inquisitivo, ma è chiaro come la luce del sole che vogliono il controllo anche di quello politico.
Davigo invece di parlare delle cose di cui non capisce niente come il ponte sullo stretto di Messina, si occupi di quelli che lui rappresenta, che sono una piaga della nostra società.
Purtroppo ci sono ancora molti illusi, per dir meglio "credenzoni" e predicatori dell'ultima ora.
Angelo Cuicchi

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